Il locale si trova in una zona residenziale, presenta un piccolo dehor (già pieno al momento della prenotazione) e due sale interne abbastanza anonime. Il cameriere, dai modi un po’ troppo sbrigativi, prende le ordinazioni: un piatto di prosciutto crudo (troppo salato), un piatto di pasta in bianco, una marinara con poco pomodoro, una al prosciutto cotto ed una Napoli. L’impasto non è napoletano, nonostante tutto è morbido, e lo resta anche a pizza ormai fredda.
Per dolce i bambini vogliono i profiterol che hanno un bell’aspetto mentre io mi lascio tentare da un cannolo siciliano di dimensioni notevoli, buono e con la ricotta fresca anche se per me troppo dolce. Un sorbetto, un caffè e 3 bottiglia d’ acqua (da 0,75 l’una al prezzo di 2,50€ ciascuna!).
La pizza pur non essendo tra le nostre preferite l’abbiamo reputata buona al palato, purtroppo scopriremo durante la notte che per il nostro stomaco non è facile da digerire e dovremmo alzarci più volte per bere. Per questo motivo due cappelli, considerando i pro e i contro, mi sembrano adeguati.
Buono