Dopo averne sentito tanto parlare da alcuni amici reggiani, sabato sera siamo stati a cena in questo locale dal nome strano.
Il ristorante è facile da trovare in quanto appena passato Scandiano al semaforo si volta a sinistra in via delle scuole e sempre dritto fino a Mazzalasino.
Il locale è molto semplice, arredi molto vecchi, una sala grande all'ingresso e due sale più piccole al primo piano.
Il servizio devo dire è stato favoloso, alcune signore gentilissime girano fra i tavoli e non ti fanno mancare mai nulla, molto premurose e veloci.
Noi abbiamo iniziato con tagliatelle alla lepre, squisite e non unte, tortelli di zucca leggermente troppo dolci e cappelletti in brodo, diversi dai nostri tortellini classici ma molto buoni e saporiti, oserei dire molto “formaggiosi”.
Per secondo polenta fritta e fresca con stracotto di somarella e stracotto di capriolo, tenerissimi e due pezzi di coniglio arrosto con patatine fritte.
Ovviamente non ci siamo fatti mancare dolci della casa, troppo liquorosi, caffè e ammazzacaffè.
Il vino non mi è piaciuto, una delle poche cantine della quale non riesco a bere il vino è la Casali e guarda la sfiga sul tavolo mi trovo due bottiglie di lambrusco della Casali
Alla fine il conto è stato di 25 euro a testa, ottimo rapporto qualità /prezzo.
Consiglio il locale a tutti coloro che amano la selvaggina col suo sapore un po' forte di selvatico.
3 cappelli ci stanno alla grandissima.
Consigliato!