Per festeggiare, si fa per dire, l’ultimo giorno di ferie di mio marito, decidiamo di salire un po’ in alto per sfuggire alla canicola che negli ultimi giorni si fa sentire anche qui in Appennino, così decidiamo di dirigerci verso Sestola e prenotiamo in questo locale, complice anche il fatto che mettendoci in una saletta, accolgono anche la nostra cagnetta. Purtroppo ignoriamo che la frazione di Casine sia ben lontano dalle cime di Sestola, ma molto più a valle e quindi molto più calda. In ogni modo arrivati al locale veniamo subito fatti accomodare in una sala vera e propria, solo per noi, caldissima, molto più dell’altra in cui erano stati fatti accomodare tutti gli altri avventori…ma per il cane questo e altro, e visti anche i capricci dei bambini, trovarci “isolati” ci ha fatto sentire meno in colpa per gli strilli che gli altri avrebbero dovuto subire.
Ci viene portato il menù e chiediamo un po‘ di acqua calda per la pappina del piccolo.
Partiamo con crostini di funghi per due: 4 mezze fette di pane tagliato alto, leggermente caldo ma non croccante, con abbondanti funghi, di media bontà . Con i crostini viene servita anche una salamella fresca su tagliere, da affettare a volontà : purtroppo anche lei sentiva il caldo e sudava grasso da tutte le parti, dal gran che era diventata tenera si faceva fatica a tagliarla e a togliere il budello. Io l’avrei tenuta un attimo in frigo prima di servirla, non era bella a vedersi e, così sciolta, nemmeno gustosa. La accompagnava anche una ciotolina con funghi sott’olio, con prezzemolo e leggero sentore di aceto, buoni, a mio gusto il migliore antipasto fra i tre presenti.
Il bambino prende gramigna con ragù, servita al tavolo in una grande padella di alluminio: porzione da almeno 150 g di pasta, non all’uovo, ben al dente, ma con ragù acquoso e pomodoro leggermente acido, nel complesso sufficiente.
Per me cotoletta e funghi fritti: la cotoletta, di pollo, impanata con anche farina gialla non è, a mio avviso, di fattura domestica. Insapore, ne rimane mezza nel piatto. I funghi sono una gran delusione, tuffati nella pastella prima di friggerli, sono estremamente unti, a schiacciarli esce olio da tutte le parti e il fungo all’interno è spappolato e fortemente insipido. L’impressione che ne ho avuto è che fossero funghi affettati in stagione e messi in congelatore, poi impastellati e fritti al bisogno. Mi dispiace, perchè pensavo fosse il loro piatto forte, come confermano anche altre recensioni del locale. Mio marito, oltre ai funghi, dai quali ha ricavato la medesima impressione, ordina una grigliata mista (braciola di maiale, bistecchina di manzo, wurstel, salsiccia, fettina di pancetta), abbastanza buona ma la pancetta è troppo salata, anche questa rimane nel piatto insieme a più di metà dei funghi, mentre quelli che sono stati mangiati hanno voluto rendersi indimenticabili, riproponendosi fino al tardo pomeriggio…
Il servizio è stato poco attento, ritengo a causa del fatto che eravamo “in isolamento” e il locale era affollato, fatto sta che non ci è stato portato il pane, le pale al soffitto sono state accese a pranzo quasi terminato (e si soffocava veramente, le due coppie alle quali avevano proposto di accomodarsi in sala sono scappate e si sono rifugiate nell’altra!) e al momento di chiedere il sale abbiamo dovuto rinunciare perché il cameriere non passava mai nella nostra sala.
Due bottiglie di acqua, bella fresca e un caffè, conto finale 47 euro
Puliti i bagni, numerosi e spaziosi. Purtroppo non mi sento di dare due cappelli perché la nostra esperienza, nel complesso, non trovo corrisponda ad un buono, per oggi solo 1 cappello.
Poteva andare meglio..
[Pagnota]
23/08/2011