Tanto per non perdere la mano...
7 Agosto, di ritorno da una mattinata all'IKEA di Bologna, non è tardi e abbiamo fame. E' un sacco di tempo che non mangiamo fuori, io e la moglie del Tenente Colombo. Prima, l'anno scorso, ci davamo abbastanza, adesso, tra la crisi, il tempo, il lavoro e il terremoto abbiamo rallentato, ma diciamola tutta, è morta la nostra amata Momma, la gatta che ha condiviso la sua vita con noi per 18 anni e dopo una settimana trovando la casa estremamente vuota, non abbiamo resistito, e allora vai di canile.... e dal 17 gennaio è con noi Vudi, un incrocio tra un volpino e un golden retriver, bello simpatico biondo tremendo.... ci ha fatti morire i primi cinque mesi, inchiodandoci a casa per farlo abituare a noi, ma impedendoci di andare da qualsiasi parte.... Lo portiamo fuori 4 volte al giorno, però in compenso, ora che è buono, abbiamo capito la sua importanza, ci ha fatto risparmiare, ci ha fatto camminare, forse ci ha fatto dimagrire... ma soprattutto ha riempito quel vuoto che c'è a casa mia per la mancanza di prole.
E così finalmente quel martedì, con moglie in ferie e Vudi dalla nonna, ci siamo permessi dei bagordi.
Esco dall'IKEA e punto per la Bazzanese, avevamo voglia di tornare ai Contrari, a Savignano, però una volta là lo troviamo chiuso, non ho capito per ferie o se definitivamente, in questo periodo eventualità non trascurabile, fatto sta che era chiuso. Tiriamo dritto, poca roba aperta, allora punto su Vignola, non ho voglia di andare a Serravalle e neppure a Monteveglio. Sullo stradone di Formica inquadro qualche locale aperto, non si sa mai, a Vignola giro per pura curiosità in centro, per la Bolognese, ma solo per aver conferma del mio sospetto, che si rivelerà azzeccato, chiusa per ferie. Vorrei tornare indietro, ma mia moglie mi butta lì la proposta, "andiamo verso casa, mal che vada ci facciamo un panino...", e così tirem inanz.
Passo nei dintorni della Spiga e del San Pellegrino, stessa sorte. Alla rotonda della Coop giro dentro per Spilamberto, sarò mica così sfigato? Giro un po', ma non trovo nulla e il caldo fuori dice la sua, anche lo stomaco però.
Mi perdo, ritorno sulla Vignolese, e rientro per il centro da un altro buco, qui circumnavigo il parco degli Addams, del castello in verità, e arrivo nella piazza dove c'è la rocca e ricordo i tempi quando venivo fin qui per curare il Marchese Rangoni.... che casa incredibile, aveva una camera da letto che era più grande del mio appartamento, lì dentro ricordo che non gli consigliai di fare la cyclette per tenersi un po' forma, ma di girarci direttamente in bicicletta.... tanto di spazio ce n'era...
Giro ancora di qua, svolto di là, adocchio un cartello Trattoria Aperta ma la strada è a senso vietato, faccio il giro, non so dove cavolo finisco... allora vedo un posto all'ombra e mi ci ficco. Scendiamo e andiamo di là, c'è gente ai tavolini di un bar, chiederò là, poi per caso giro lo sguardo in un cortile aperto sulla mia destra e vedo il cartello sul paletto col menù.... La Tana dei Tassi.... non ci penso due volte, la vescica preme e il caldo pure e se ci pelano chissenefrega, carta di credito!
Il cortile è assolato e pieno di tavoli e ombrelloni, ovviamente chiusi, vorrei anche vedere quale sadomaso oserebbe mangiare lì. L'ingresso è sobrio come tutte le trattorie che si rispettino, a destra si prospetta il salone, sapientemente arredata in modo semplice ma elegante, si respira infatti aria mista di ricercatezza, semplicità, regalità e familiarità.
Ci sediamo ad un tavolo in fondo, gli avventori oltre a noi sono solo due, ma in giro per il paese non c'è quasi anima viva... Scegliamo un tavolo un po' lontano, accostato ad una delle porta-finestra che danno sul portico della casa nella via parallela. Ci piace l'arredamento "come una volta", i leggeri pizzi alle finestre e il profumo di "altri tempi" e ci facciamo cullare in un mondo antico. Spezza l'incantesimo la signora che ci ha accolti e che ora accoglie le nostre ordinazioni.
Un litro d' acqua gasata e una bottiglia di Sorbara Villa di Corlo, che arrivano quasi immediatamente, l'acqua bella fredda e il vino in un contenitore da ghiaccio moderno, ma che non ha nulla a che invidiare a quelli tradizionali, dove al posto del ghiaccio ci sono i panetti da freezer, sagace direbbe Claudio Bisio.
Al tutto arrivano anche i panini e i grissini. Nel frattempo visito il bagno, molto pulito e decisamente moderno. Gli altri due avventori, direi lavoratori in zona, di quelli che fanno una convenzione con un ristorante, prezzo fisso e poca scelta, chiacchierano ma non infastidiscono.
La temperatura è ottimale, per fortuna, e ordiniamo dopo aver studiato la lista, abbastanza ristretta, è più ampia la carta dei vini.
Purtroppo non rammento quello che ha ordinato la mia signora, da questo deduco che o la memoria mi sta tradendo data l'età o che ho perso l'allenamento a ricordare certi eventi...
Antipasto per entrambi, io timballo di cus cus molto molto buono e gradito. Poi ordino per me la tagliata al sale e patatine fritte, mia moglie invece va di primo, anche qui nebulosa totale. La tagliata mi viene recata cotta come ho chiesto, al sangue, ed è veramente ottima, black angus direi, la patatine non sbagliano mai. Mia moglie prende poi il dolce, nebbia fittissima, e io finisco il vino, mi sembra uno scambio alla pari, due caffè abbastanza buoni e via, verso la calura.....64,50€ spesa totale. Un cicinino eccessiva direi per un pasto completo con qualche aggiunta, ma rientriamo nella media modenese, ormai la tendenza è questa, un pasto completo medio spendi 30€, il più delle volte esagerati.
Se si passa in zona e volete un ottimo locale questo è il posto giusto, se volete spendere non tanto girate l'angolo. 4 cappelli per premiare la professionalità, la temerarietà a tenere aperto in Agosto, la qualità del cibo proposto. Oggi sono in vena di regalie.
Consigliatissimo!!
[cibus]
28/08/2012