Ormai, quando si ha poca voglia di cucinare o si ha fretta, anche per il pranzo, esistono soluzioni che fino a qualche tempo non avrei mai preso in considerazione. Ora, la comodità di trovare già tutto pronto, la stanchezza che si accumula giorno dopo giorno, unitamente alla smisurata offerta delle voci del menù ed ai prezzi “all inclusive” che permettono di saltare il pasto successivo di taluni ristoranti, mettono a dura prova le tradizioni ed a repentaglio la linea. Quando poi non si sa più cosa cucinare per i figli, ecco che si chiude il cerchio e, grazie anche ad un po' di pigrizia, si cede alle tentazioni e si va dove portano le voci di amici e conoscenti.
Sabato a pranzo, prelevata mia figlia da scuola, ci siamo diretti verso la zona industriale di Carpi, dove si trova un ristorante self-service italo-nippo-cinese, dove si mangia a prezzo fisso tutto ciò che è a disposizione, con la possibilità di farsi cucinare alimenti davanti ai propri occhi.
Abbiamo atteso l'arrivo dal lavoro di mia moglie in auto, nel grande parcheggio che serve anche il cinema multisala e la sala bingo, poi siamo entrati nel locale, che già all'ingresso si presenta molto scenografico, con colonnine ed un bassorilievo bianco illuminato da faretti che ricorda un giardino esotico.
Appena dentro, una cascata d' acqua scende da una parete, punteggiata dal movimento di tante lucine proiettate sui muri e sugli alti soffitti del salone, davvero vasto e con le zone ben delimitate da arredamenti diversi, che hanno il loro fulcro nel fornitissimo bancone a buffet, il quale si protende verso la cucina a vista parallelo al banco del bar. C'è una zona più elegante con tavoli scuri per 2, 4 o 6 persone con sedie importanti in simil-pelle (credo) color testa di moro, divisi da bassi separé. Lunga una parete lunga ci sono tavoli dello stesso colore attorniati da divanetti arancioni che danno una sensazione di calda ed allegra intimità. Dalla parte opposta, oltre alle cibarie, ci sono altre tre zone con anche tavolate per gruppi e divisori in vetro, quasi come fossero dei privé. Una parte della copertura è con travi in legno a vista e la luce inonda la sala principale. Si ha come l'impressione di stare in un mega giardino d'inverno o in un grande aeroporto.
Siamo stati accolti da una giovane cameriera che ci ha accompagnato al tavolo, apparecchiato con tovagliette all'americana e tovaglioli di carta. Tutto il personale ha lineamenti orientali e veste una divisa, così come la batteria di cuochi ai fornelli con i camici bianchi. Non essendo disponibili sistemazioni da 3-4 persone, ci ha fatto accomodare in un confortevolissimo tavolo da 6 ed ha preso le ordinazioni del bere: 2 mezze d'acqua naturale ed una mezza gasata.
Poi con delle mollette da bucato in legno su cui vi era il numero del nostro tavolo, ci siamo diretti al banco del crudo per scegliere le pietanze. Io ho riempito il mio piatto con filetto di pesce spada, gamberi, seppioline, cozze, funghi e qualcos'altro che non ricordo e l'ho posato con pinzata la molletta davanti al cuoco addetto alla cottura saltata nel (… o nello?) wok. Poi ho pinzettato un altro piatto per gli addetti alla piastra con salsicce, degli splendidi filetti di manzo e di maiale e degli spiedini di pesce.
Poi ho iniziato un giro fra sushi e ravioli cinesi al vapore, tutti diversi l'uno dall'altro. Sono andato poi di insalata di mare, cozze rosse e bianche, gamberetti e funghi … e non ce la faccio proprio a rammentare la cospicua eterogeneità delle specialità che sono transitate per i miei piatti … Mi sono concesso anche un po' di primi: spaghetti allo scoglio, spaghetti di riso con gamberi e del riso in qualche maniera. Nel frattempo un gentilissimo e sorridente cameriere ci ha recapitato i piatti mollettati man mano che venivano pronti. Con mio stupore, ho preferito la carne al pesce. Mi sono concesso ancora un giretto per spiluccare tra secondi e contorni già pronti, chele di granchio e pollo alle mandorle, crocchette di patate e patate al forno, provando salsine e portate sconosciute, anche se alcuni cartelli giungevano in soccorso per sorreggere nelle scelte.
Anche mia moglie ha spaziato su pesce e verdure, che io ho meticolosamente tralasciato, preparate per lo più alla piastra.
Mia figlia è andata più sul tradizionale, con nuvolette di granchi, tagliatelle al ragù, spaghetti alle vongole e verdure crude e cotte. Devo ammettere che le preparazioni d'impronta indigena, che immaginavo di basso livello, sono risultate ottime anche ad un palato e ad uno stomaco ormai ben più che saturi e satolli.
Ragazzi e ragazze sorridenti, discretissimi e premurosi, passavano con solerzia a ritirare i piatti usati. Il tavolo da 6 è stato una vera manna dal cielo, perché l'avevamo colonizzato in ogni suo angolo.
Mia figlia ha mangiato anche frutta fresca e cinese. Tutti e tre ci siamo concessi anche un gelato (industriale) per favorire la digestione. A disposizione, oltre ad una marea di vivande davvero sconfinata (ricordo fra gli altri: mozzarelline, olive ascolane, cipolline in agrodolce, un intero menù cinese, trippa, spezzatino, pasta calda e fredda con sughi di ogni tipo) ci sono salviette umidificate profumate per lavarsi le mani, alcune referenze di pane e grissini, condimenti multietnici e altro in generale che non ho notato o non ho proprio visto.
Il locale era popolato da gente di ogni tipo: famiglie con bambini, coppie, singles, teen-agers, gruppi, persone elegantissime altre vestite in modo casual e sportivo … Un vero mondo dentro a quella che fu una discoteca …
A fatica, siamo riusciti a raggiungere il bancone con la cassa e prima del conto abbiamo chiesto due caffè.
Il menù a pranzo è a 10,90 €, per i bambini fino a 8-9 anni il prezzo è di 6,50 €, le mezze d'acqua 0,70 € ed 1,00 € il caffè. I bambini sotto i 4 anni non pagano nulla. Il totale darebbe 32,40 €, ma ci hanno fatto pagare 30,00 € netti.
Che dire ???
Con una spesa davvero modesta si sfamerebbe anche Obelix … E non di solo cinghiale, ma di un'infinità di gusti variopinti, all'interno di un ambiente piacevolmente fashion senza essere invadente od oppressivo.
Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, la qualità e la bontà di quanto abbondantemente trangugiato merita sicuramente una visita.
Ad un prezzo così, generalmente si pensa che debba corrispondere una location trascurata, un servizio approssimativo ed una qualità del cibo scadente. In realtà il servizio è stato inappuntabile, l'ambiente è davvero bello e pulito ed il cibo è piaciuto a tutti. I tanti e polimorfi avventori, essendo un sabato a pranzo e non un giorno “da mensa”, credo che stiano a testimoniare gli aspetti positivi di questo ristorante.
Mettendo insieme il tutto, mi sento di dare senza dubbio 4 cappelli.
Consigliatissimo!!
[testapelata]
31/10/2012
Se non pretendi il diritto di copyright , alla prima occasione ci faccio una passatina , copio la Tua dsecrizione del locale ed aggiungo il mio parere sulle cibari