Mi ero proposto di provare questo locale da diverso tempo, attendevo che il piatto “proposta settimanale” fosse particolarmente “di richiamo” ed il polpo alla galiziana capitava nel giusto periodo.
Normalmente ho qualche problema a muovermi per Modena, per cui parcheggio senza nemmeno pensarci a Novi Sad e ci incamminiamo verso il Fusorari, naturalmente invece di dieci minuti ci mettiamo quasi mezzora perché “forse facciamo prima di qui” , “dovremmo passare da quella via” usciamo dal tracciato più breve ed arriviamo fino a Viale delle Rimembranze !?!...............nessun problema, la serata è tiepidina, c’è una bella arietta ed il centro di Modena è sempre piacevole da visitare.
Arriviamo senza avere prenotato e notiamo che i tavolini all’aperto sono praticamente tutti occupati, ci viene proposta la saletta interna e…..stupenda, fresca, con una pala al soffitto, arredamento misto fra il mediorientale e l’occidentale, tavolini in legno , ambiente proprio originale.
I menù sono semplici foglietti di carta, anche perché variano settimanalmente, in più alle pareti due lavagnette ripropongono “la carte”.
Entrambi amiamo provare “cose nuove” per cui, saltiamo il piatto settimanale ed ordiniamo:
Misto Meze tra Mediterraneo e Medioriente, in pratica un tris di preparazioni composto da
Humus di ceci con crema di sesamo
Omihouria, mousse di carote allo zenzero
il tutto accompagnato da pane arabo
grande sorpresa positiva è stata la mousse di piselli cui la menta regala un gusto inusuale e decisamente entusiasmante; ottimo l’hummus, classico piatto di molte cucine mediorientali; decisamente quello che è stato “meno gradito” è stato l’omihouria, troppo dolce la carota, ma parliamo di “gusti personali”.
Frittelle di melanzane al basilico con salsa al sesamo : veramente appetitose ed assolutamente non pesanti cui la salsa di accompagnamento regala un gusto particolarmente esotico.
Involtini primavera di verdure accompagnate da salsa agrodolce e da salsa di soia, gustosissimi, di piccole dimensioni (ce ne hanno portati 8) fritto leggero, assolutamente splendidi.
polpette al limone con ratatouille di verdure al timo: forse il piatto “più impegnativo”, il gusto del limone dava alla polpetta un gusto particolarmente originale, tenerissime, assolutamente “non impomanti” , io personalmente ho meno gradito le verdure di accompagnamento, fin troppo “salutari”, una bel miscuglio di melanzane, pomodoro, zucchine, ed altre verdure di stagione.
E mentre Gherta ordina anche il dessert:
una ottima e cremosissima Mousse di yogurt e mascarpone con frutti di bosco dove questi ultimi erano presenti in quantità elevata;
io, che in genere non ordino il dolce, stavolta, per farLe compagnia, mi faccio portare una
Frisella pugliese con pomodoro, basilico, pinoli ed olio extravergine d’oliva con la quale, forse, sarebbe stato meglio iniziare la serata…………in ogni caso morbida , fresca , oserei dire “di stagione”.
Da bere? Visto il tipo di locale a Gherta sembra doveroso ordinare, anziché la coca cola, una lattina di
Ubuntu Cola caratterizzata dalla certificazione Fairtrade Fundation e prodotta esclusivamente con zucchero del commercio equo e solidale, proveniente da Malawi e Zambia , in sintesi somiglia molto alla pepsi, piuttosto dolce e poco dissetante, come tutte le bevande a base di cola.
Io invece vado su una White Dog Yellow Feaver in bottiglia perché la spina………. .è secca ! Una golden ale bionda, delicata e lievemente luppolata prodotta dal noto microbirrificio di Guiglia .
Un litro d’ acqua naturale ci farà ottima compagnia.
Per tutto quello che abbiamo “assaggiato” il conto finale di 47 euro mi pare più che giusto, una bella serata, un personale molto gentile e preparato che non ha mancato di spiegare ogni piatto, la definirei “una bella esperienza”…………e il polpo alla galiziana?..... m’bè quello è rimasto la scusa che ci ha portato qui.
Consigliatissimo!!
[IlariaL]
20/07/2013