ciccando su “chi siamo” nel loro sito appare questa descrizione:
Acquistai un buono groupon perché alettato dal fatto di cenare in un maniero in costume dell’epoca.
In realtà era un po’ tutto confuso e non chiaro quello che avrebbe dovuto accadere, la descrizione era abbastanza fumosa…………..sarà una bella sorpresa.
Prenotiamo per le 20:30 ed arriviamo addirittura in anticipo, sarà un grave errore perché una volta arrivati scopriremo che la cena è prevista per le 21:00 , proprio per cenare tutti assieme…………….alla fine saremo in quarantotto .
Facciamo un passo indietro, arrivati a Gusciola seguiamo le indicazioni per la Locanda del Castello ed arriviamo in un prato che dovrebbe fungere da parcheggio, per fortuna non piove, c’è un venticello fresco, scendiamo verso quelle che sembrerebbero scale, ci sono tanti drappi ed una musica medioevale giunge alle nostre orecchie.
Appurato che ci si sarebbe potuti arrivare in auto, torno subito a prenderla……….bella mossa, quando usciremo l’auto sarà più comoda.
Saliamo la ripida rampa di scale, poi un sentiero selciato, ed infine le ultime scale che portano alla Locanda.
Effettivamente più che di un castello si tratta di una splendida casa in sasso, ben ristrutturata, la cui posizione, in alto, ricorda un antico maniero.
Entriamo e la fatina Trilli (una gentile ed affabile signora dai capelli rossi) ci chiede se siamo intenzionati a vestirci con abiti medioevali: la risposta è siamo venuti apposta !!!
In realtà questa sera l’accordo sarà totale, ma in altre serate qualche commensale aveva rifiutato l’invito e, va da sé, che l’atmosfera medioevale se qualcuno è vestito da XXI secolo………….non è la stessa.
Nell’attesa visitiamo tutte le stanze, da quella della tortura, a quella degli spettri, ed altre tutte improntate sul tema medioevale.
Arriviamo anche alla sala da pranzo, come in tutti i locali l’ambiente è freddino, ma si riscalderà.
Le tavole in legno sono già apparecchiate: piatto piano e fondo in coccio , bicchiere in coccio, splendida anfora in terracotta per l’ acqua…………senza esagerare direi che contiene 3 litri d’acqua; cucchiaio e forchetta in acciaio ma di forma “vagamente” medioevale, non c’è coltello.
Ed intanto l’attesa si dilunga, inizieremo la cena alle 22:00, dopo esserci tutti vestiti con splendidi abiti d’epoca, chi da dama, chi da cavaliere, chi da ecclesiastico, chi da soldato, chi da crociato, chi da nobile, chi da giullare, l’ambiente prende colore e calore.
Si parte con una splendida zuppa di cereali e legumi, semplice, calda, gustosa………….penso che qualsiasi cosa sarebbe stata graditissima…………vista la fame.
La fatina Trilla saltella da un tavolo all’altro e chiede se ne gradiamo ancora, la risposta è affermativa ma non arriverà nulla.
Su ogni tavolo un fiasco di vino toscano, discreto, non corposo, si abbinerà bene a tutto il pasto.
Ed arrivano i testaroli al pesto, è un piatto che io gradisco moltissimo, faremo il bis e forse il tris, la cottura e la consistenza dei testaroli è risultata perfetta, diciamo che a casa mia il pesto abbonda, qui siamo stati scarsini.
A seguire polenta di farina di mais , servita in una pentola bassa di coccio, da condire con salsiccia o con fagioli ………o con entrambi: ottimo il ragù di salsiccia , discreti anche i fagioli , la polenta è proprio all’antica, soda, se fosse stata servita su un tagliere la si sarebbe potuta tagliare con il filo……………….”al fil d’la puleinta” .
Ormai siamo a mezzanotte, arriva il dolce, una discreta crostata con marmellata di prugne .
Le famiglie con bambini, alcuni già addormentati, consegnano i vestiti e salutano, anche noi li seguiamo.
Non c’è nulla da pagare, consegniamo il buono, salutiamo la fatina Trilli che ci chiede un parere sull’esperienza che non può essere che positiva .
Magari possiamo discutere sul tempo d’attesa non previsto, ma non su tutto il resto, direi che è andata benissimo e se la parte culinaria poteva fermarsi a “consigliato” è proprio l’esperienza di esserci calati in un’atmosfera di tempi lontani che lo promuove senza alcuna esitazione a “consigliatissimo”.
Uscendo l’aria si è calmata, le scale in discesa sono ripide ed un po’ umide, la musica medioevale ci accompagna, saliamo in macchina (del tempo?) e rientriamo nella nostra era: un’ora e siamo a casa .
Consigliatissimo!!
[Lisus]
13/10/2013