Era la mia terza esperienza all'Officina della senape.
Adoro mangiare la carne e lì, per ben due volte, durante l'estate, mi ero trovata benissimo (pur spendendo cifre non esattamente economiche: € 45 la prima e € 50 la seconda volta - a persona).
Tuttavia sono dell'idea che se ne vale la pena, si tratta di soldi ben spesi. E il conto da pagare non mi spaventa in nessun caso.
Nella scelta mi ero affidata (e fidata) delle recensioni che, effettivamente, non mi hanno mai tradito.
Ieri sera dunque, date oltretutto le precedenti ottime esperienze, avevo la piena convinzione di andare sul sicuro.
Però ho avuto una piccola prima sorpresa nello scoprire che il menù era stato rivisitato e ritoccato, sia nelle pietanze che nei prezzi (solo di alcune). Prezzi che però non sono aumentati tenuto conto di quel solo punto IVA che al massimo sarebbe stato comprensibile, per non dire accettabile.
Poi ho pure scoperto che non era più prevista la possibilità di scegliere di mangiare una grigliata di sola carne di manzo.
E io mi ero proprio preparata per mangiare appunto quella!
E sebbene ne abbia fatto richiesta, la possibilità non mi è stata accordata. Sarei pure stata disposta a pagare un sovrapprezzo, invece no. Niente grigliata di manzo, solo grigliata mista.
Ma non sempre mi va di mangiare anche carne di maiale, e comunque non mi andava in quella circostanza.
Perciò ho dovuto "ripiegare" su di una tagliata classica (con rucola e scaglie di grana), sperando che il quantitativo fosse adeguato al mio stomaco mantenuto vuotissimo per l'occasione.
Per timore di uscire insoddisfatta ho pensato bene di prendere anche un primo optando per un piatto di tortelloni di zucca (al ragù).
Lo stesso hanno fatto due delle commensali che mi accompagnavano che si sono associate scegliendo tortelloni di zucca (all' aceto balsamico) e tagliata di manzo al miele di castagno e pancetta.
Altre due amiche hanno voluto provare la grigliata mista.
Sulla bontà e qualità delle pietanze che sono state servite nessuno ha avuto alcunchè da ridire.
Inoltre il prezzo finale pagato da ciascuno è stato ritenuto coerente con la quantità di portate servite e consumate e l’abbondanza delle porzioni (doggy bag compreso per gli avanzi della grigliata davvero enorme).
Anche in considerazione del fatto che come entreé è stata portata polenta fumante con sugo di ragù di fagioli e per completare la cena, oltre a tre porzioni di patate arrosto (cucinate e servite, scelta culinaria non consueta, con la buccia…) sono state prese 4 diverse porzioni di dolce (un sorbetto, una panna cotta, uno sformatino di zucca e una torta di riso), 5 caffè, due bottiglie di vino e due di acqua.
Le perplessità hanno riguardato soprattutto il servizio ed alcuni dettagli che magari, per qualcuno, possono essere trascurabili.
Sorvoliamo su le tovagliette di carta.
Chi ha consumato i tortelloni di zucca si aspettava di trovare sul tavolo il parmigiano (o che fosse portato almeno in contemporanea ai piatti) e invece è stato necessario farne espressamente richiesta attendendone l’arrivo. Eppure siamo a Modena, il parmigiano non può mancare sulla t avola di un buon ristorante!
A chi ha consumato la tagliata, invece, non è stato chiesto il livello di cottura preferito. Le tagliate sono state servite a media cottura senza che nessuno avesse potuto esprimersi al riguardo.
Il cestino del pane è rimasto vuoto sul tavolo, dopo avere consumato l’antipasto, fino a quando non è stato possibile intercettare un cameriere che non fosse impegnato per servire altri tavoli.
Complessivamente, l’impressione generale è stata che si sia leggermente abbassato il livello del locale. Quanto meno il livello di attenzione riservato ai clienti.
No comment riguardo l’aumento dei prezzi.
Buono
[Rolando]
13/12/2013