Da ragazzo ci ho passato molte serate con gli amici a fare baldoria. Allora al Campazzo ci si andava in gruppo, il posto era per giovani che si accontentravano di una cucina per la verità non male e neanche troppo esosa. Oggi il locale è curato, accogliente e offre un menù ricercato, di terra e di mare, con una buona cantina. Ha cambiato proprio pelle, il Campazzo, rispetto a trent'anni fa. Con mia moglie mi accomodoin una delle due sale da ristorazione, elegante, con una decina di tavoli dove noto con grande sofferenza interiore che nella maggior parte di questi si pasteggia ad acqua minerale. Noi invece che astemi non lo siamo mai stati ordiniamo subito un Friulano Livio Felluga del 2011, molto buono. Partiamo con una tartare di tonno per me, notevole, carne tenerissima e di ottimo sapore, e con i bocconcini di mare di mare per mia moglie, ottimo anche questi, composti di : cappa santa gratinata, frittella di baccalà mantecato, carpaccio di spada, tartare di tonno, alici marinate, piccola catalana di gamberi. Antipasto decisamente da cinque cappelli. Di primo scelgo la calamarata di gamberi e seppie in salsa di parmigiano : un piatto decisamente originale e particolare, ma non memorabile, la salsa al parmigiano copre in parte il sapore del pesce, andrebbe secondo me abbinata ad altri contesti. Mia moglie è più fortunata, sceglie le mezze maniche all'astaco : decisamente buone anche se c'era più carapace che polpa. Di secondo scelgo spiedini di cappe sante e gamberi che divido con madame : buoni, senza però eccellere. Chiudiamo con due caffè ed un nocino. Conto totale di 111 euro scontati a 105 dal gestore, molto simpatico, con cui abbiamo scambiato due chiacchiere alla fine. Il posto merita una visita, certamente qualcosina ci sarebbe forse da correggere, ma la cucina si vede che è firmata e di qualità.
Consigliatissimo!!
[tranzollo]
14/02/2014