Essendo fresca la conquista culinaria dello chef modenese Bottura, non posso tralasciare una recensione a questo suo locale, nel quale mi sono recato con il buon Piggo proprio ieri, venerdì 17 (bel giorno per avere un compito di grammatica latina, non trovate?).
Arriviamo in scooter relativamente tardi, cioè verso le 14:30 (sfortunatamente sia io che lui siamo spesso "au travail" e "à l'école" fino a orari piuttosto brutali).
L'ambiente esterno del locale è abbastanza anonimo, sia per il fatto che vi si accede da un vialetto laterale, sia perchè è coperto da una serie di tendaggi esterni, che lo potrebbero fare confondere per un piccolo bar o un club privato.
Entrando però, si fa un salto in un elegante mondo, che richiama l'arte minimalista "anni '60".
Alcune riproduzioni dei quadri di Andy Warhol sovrastano una serie di tavolini neri molto eleganti, circondati da comode poltroncine e sedie con le più varie fantasie.
La gentile ed esperta inserviente, ci fa accomodare e ci porta subito due menù.
La sola lettura stuzzica il palato: si passa dai piatti tradizionali (che non mancano di sapienti rivisitazioni) al pesce e alla carne.
Optiamo per un piatto di tortellini in crema di parmigiano e uno di tagiolini con ricotta, zucchine e guanciale.
Ad annaffiare questi primi, ordiniamo due calici di un pinot nero (mi sfugge il nome ) molto profondo e profumato.
Mentre aspettiamo l'arrivo del cibo, sento con piacere che una tenue musica latin-jazz irradia l'ambiente, regalando così una determinante componente di intimità sonora che altrimenti non ci sarebbe stata (grazie Antonio Carlos Jobim, per avere inventato il bossa-nova).
Dopo una breve attesa, la cameriera giunge, portando in mano con disinvoltura il frutto delle nostre ordinazioni.
I tortellini sono superbi e mescolano tradizione e novità: sono infatti piccoli come vuole la tradizione delle massaie ed immersi in una fresca e innovativa crema di parmigiano.
Mi sorprendo non poco a sentire che si sciolgono in bocca, lasciando un sapore che sa di Modena.
Anche i tagliolini sono superbi:imbevuti da una densa crema di ricotta, giacciono infatti dei pezzetti di guanciale e zucchine tagliate a Julienne. Questi ingredienti genuini e questa salsa freschissima, contribuiscono alla creazione di un piatto superbo e di prima scelta.
Finito il primo, il ritiro dei piatti è velocissimo e subito ordiniamo i secondi: un filetto di maialino (avvolto da pancetta, purea di patate e cipolla) e per me un'insalata di polpo.
Nell'attesa mi concedo una visita al bagno, che si rivela pieno di sorprese: la porta di ingresso si apre automaticamente (grazie a un sistema sensoriale) e spalanca gli orizzonti di un raffinato ambiente tendente al nero, che sfocia in un WC dall'autunnale color arancione e in un lavablo molto raffinato e moderno.
Al mio ritorno arrivano i secondi.
Il maialino è veramente buono, sia per la tenera carne, che per la intrigante purea e marmellata di cipolle.
L'insalata di polpo è a dir poco fantastica, in quanto è contornata da un delizioso scenario mediterraneo di sedano, patate e pomodorini, che contribuiscono, assieme ad un cefalopode di prima scelta, a dare una piacevolissima sensazione al palato.
Ben sazi e satolli, ordiniamo due caffè, che concludono un ricco pasto, dal costo di 76 euro, compreso di vino e due bottiglie da 1l di acqua naturale.
Il costo non è abbordabilissimo, ma ogni tanto bisognerà pure trattarsi bene, no ?
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Rainman
Consigliatissimo!!
[gi]
18/10/2008