Da una parte il bene e dall'altra il male. Sarebbe facile, se il mondo funzionasse come lo immaginavano i più semplici tra i manichei. Invece è tutto un imbroglio, una matassa indistricabile: una Westmalle double servita alla temperatura perfetta, un gnocco fritto eccellente; ma anche crescentine secche come crostini, primi all'insegna della sperimentazione che non mi hanno convinto, e 4 ore, ripeto, 4 ore tra le ordinazioni e gli ultimi cestini di gnocco e tigelle (mica gli amazzacaffè!). Tanto bene E tanto male, intrecciati in un'unica matassa.
Eravamo una tavolata numerosa, si festeggiavano due compleanni. Il locale, nuovissimo, ci ha accolto con le sue suggestioni celtico-montanare, niente di originale ma ambiente gradevole. L'impressione è che sui materiali non si sia badato a spese. I gestori sono cordiali e simpatici.
Per semplificare si ordina un tris di primi.
Purtroppo due su tre "non esistono", come direbbe l'amico parks: tortelloni con panna aceto balsamico e granella di nocciole; ravioli di patate con panna e pancetta. Cucina creativa, che esce dai binari consolidati della tradizione e ci potrebbe anche stare, ma a mio personalissimo parere di questi due piatti non si sentiva il bisogno. Per dovere di cronaca sottolineo che a molti miei commensali questi piatti sono invece piaciuti. Le quantità erano omeopatiche, tre pezzi a testa circa.
Avevo riposto tutte le mie aspettative sul terzo primo, tagliatelle al ragù di capriolo.
Che le avessi idealizzate?!
Può darsi, cmq le idee nel trasformarsi in fatti cambiano parecchio e queste tagliatelle scotte e poco condite non sono state questa gran gioia.
Proprio quando non mi aspettavo più niente, o forse un'ora dopo (visti i tempi del servizio), arrivano gnocco e tigelle. I salumi sono buoni, su tutti una coppa veramente imperiale (chi l'avrebbe detto?); ma il meglio è il gnocco fritto, strepitoso! Peccato che a rovinare l'allegro quadretto ci pensino le crescentine, secche, insignificanti.
E peccato che gli ultimi cesti di gnocco e tigelle siano arrivati alle ore 2,00, quattro ore dopo che abbiamo ordinato.
Chissà quanta gente, penserete. Macchè, a mangiare eravamo noi e un altro tavolo.
Mi fa piacere che chi lavora in questa cucina non soffra di stress, e condivido l'idea che sia bello vivere in quattro quarti; ma non credo che andrò ancora a mangiare in questa birreria, specie considerando il conto di 25 euro. Per me personaolmente ci poteva stare perchè oltre alla Westmalle ho bevuto, insieme a un altro commensale, un paio di bottiglie di buon Sangiovese. Ma chi ha bevuto solo una birra, o una Coca Cola, non ha fatto certo un affarone.
Dimenticavo: io ho preso un caffè a banco, ma nessun altro lo ha preso, e nessuno ha preso amari etc, per il semplice fatto che era tardi.
Resta che il Messer Botolo è soprattutto una birreria, e come tale mi sembra lavori egregiamente: lo si tenga presente.
Buono
[GROG]
20/09/2009
Terremo presente il tuo consiglio sulla birreria.