Questo pranzo dal Principe non era previsto ed arriva con qualche giorno di anticipo su quello da me preventivato.
Decidiamo di approfittarne, data l'inconsueta giornata di apertura domenicale, per festeggiare questa ricorrenza.
Tralascio tutte le varie descrizioni ormai stranote di come è il locale, ma alcune piccole particolarità devono essere descritte, come ad esempio alcune scritte su un grande foglio di carta gialla appeso in un tripide all'ingresso del locale, dove si invitano i clienti a tenere un comportamento educato, un abbigliamento decoroso, non vengono tollerati i fenomeni, i maleducati, gli amiconi e chi bestemmia. Queste scritte mi trovano perfettamente d'accordo su tutto; e chi non lo sarebbe?
Ultimamente, vedi anche su GM, i maleducati sono troppo di moda e ho la netta sensazione che sempre più spesso abbiano il sopravvento, lottiamo perché questo non succeda.
Il nostro tavolo è nella sala romantica del locale, ci fanno compagnia altre persone conosciute , ma ignoravo che ci fossero.
Sembra di essere in una riunione di tanghéri, anche Giovanni è un tanghéro, ma oggi dovrà limatarsi a servire, con la sua solita vitalità e simpatia isuoi colleghi ed amici.
Devo essere sincero, mi piace venire a pranzare dal principe, non vengo solo per il buon cibo che riesce a preparare, vengo anche per l'atmosfera gioiosa che si respira entrando in questo locale: e come ho già avuto modo di scrivere in un'altra recensione: "non sono un professionista del cibo, non vengo e non vado per giudicare solo quello che mangio, ma per stare bene, e non solo con il corpo".
Come al solito, ci porta una salciccia essiccata, come antipasto,su tagliere e a nostra completa disposizione, accompagnata da un Sorbarese della cantina Pezzuoli di Maranello, vincitore per tre anni consecutivi al concorso Matilde di Canossa, ma conoscendoci ci porta anche un'eccellente rosso del Garda, della cantina Costaripa, eccellente, perfetto e per niente stucchevole l'affinamento in botte.
La comanda viene presa dal principe su piccoli fogli ritagliati di carta gialla.
Come primi piatti ordiniamo due bigoli con tropea e acciughe , e due tortelli di zucca con burro fuso, tartufo nero e pecorino.
Inutile la descrizione dei tortelli, già ampiamente decantati per la loro bontà in altre recensioni, ma necessaria la descrizione dei bigoli con le acciughe e la cipolla.
Quanti si ricordano i bigoli al torchio con le sarde? Poi divenuti, per la scomparsa dei torchi o di chi li faceva, spaghetti con le sarde.
Ebbene si, sono proprio loro, con l'aggiunta di cipolla e una spolverata abbondante di formaggio pecorino.
Direi un'ottima e ardita rivisitazione di questo antico piatto. Perfetta la cottura al dente dei bigoli e ottimo il sugo ben amalgamato della cipolla con le acciughe.
Come secondo, solo l'imbarazzo della scelta; oggi la cucina propone: coniglio arrosto, lesso, (c'erano i passatelli i brodo di carne), costata di manza catalana da un kg circa, servita su pietra ollare calda, culott di maiale iberico. La tentazione della costata era tanta, ma abbiamo deciso di rimandare ad altra visita il succulento assaggio limitandoci alla culott e al coniglio.
Ormai quasi privi di vino ordiniamo, giusto per par condicio una di grasparossa secco, cantina Ranuzzi che non conosco.
Tenerissimo e saporito il coniglio: altrettanto saporita, tenera, e perfettamente cotta la culott.
Intanto l'atmosfera si anima, il sottofondo musicale cambia, si passa dalle dolci note di una grande interprete d'oltralpe, alle note più folcloristiche del tango argentino e della ancor più folcloristica milonga. Si spostano i tavoli e si balla, tutti ballano. Io non so ballare il tango argentino, non è il mio ballo, ma mi piacerebbe impararlo per ballarlo con l'Erika, ci limitiamo a guardare gli altri che ballano, è bello anche guardare. Per un brevissimo, ma intenso attimo, mi è sembrato di ritrovarmi nel Barrio de La Boca (Caminito). Bellissimo.
Mentre gli altri ballano, noi ci facciamo portare alcune fette di dolce; crostata con marmellata per tre e un mascarpone rinforzato al cioccolato per uno, tutto accompagnato da un eccellente passito.
Gli altri continuano a ballare, io invece guardo e leggo le guide gastronomiche che parlano di questa trattoria.
Trattoria Millenium, Confine di San Felice S/P
…….E ce ne fossero…….
Quinta ed ultima, provvisoria, recensione, seguirà la sesta solo quando troverò le isabelle e le noccioline.
Consigliatissimo.
Consigliatissimo!!
[pattyb]
11/05/2010
Bella recensione e bel pranzetto!!!