L'occasione per un pranzo in questo altro storico locale della bassa, è data da una visita dell'amico enologo nonché produttore vinicolo trevigiano, dal quale mi servo e mi beo dei suoi vini.
Il ristorante con annesso bar, tabaccheria, ricevitoria, slot, e anche briscola e pigugnino, si trova direttamente sulla statale 12 del Brennero (canaletto) in località San Giacomo Roncole, già sede di un centro di raccolta per ragazzi di Don Zeno Saltini (vedi Nomadelfia).
La trattoria ora ammodernata, fa parte di quelle storiche della bassa.
L'accesso alle sale è attraverso il bar, il percorso procede attraversando un andito di passaggio adiacente alla cucina a vista.
Ci fanno accomodare in quello che una volta era l'estivo completamente all'aperto sul piazzale antistante, e contornato da piante in vaso e coperto, allora, da una semplice tettoia in legno. Ora, per motivi igenici, chiusa con vetrate e condizionata.
Non c'è il menu, al suo posto un gentile ed impeccabile cameriere elenca a voce tutte le pietanze del giorno disponibili.
Fra le tante scegliamo:
maccheroni su pettine, (garganelli in romagna) con ragù di carne di costina tagliata a coltello, senza osso, e tortelli di zucca con ragù.
Ottimo l'abbinamento dei maccheroni con la carne di costina, saporita e ben cotta.
Solitamente per questo piatto, il condimento è con ragù di carne di manzo e maiale, oppure ragù di pollo, quest'ultimo tipico della zona di Quarantoli, ma la carne di costina, a differenza del pollo, riesce a dare sapore e consistenza al piatto.
Per secondo le proposte sono: faraona arrosto, scaloppine al balsamico, arrosto di vitello, o carne ai ferri.
Scegliamo entrambi carne ai ferri, composta da fettine di manzo, braccioline di maiale, e qualche ossicino di costina, accompagnata da insalata fresca e pomodori.
Tutto molto buono, ben cotta e tenerissima la carne.
Lasciando a me la scelta del vino decido di accompagnare il pasto con un'ottimo sorbarese.
Buono, ma troppo ristretto, pur se richiesto leggermente lungo, anche per giustificarne il prezzo, il caffé.
23€ a testa
Si è mangiato discretamente bene; è e rimane una trattoria pur con le sembianze da ristorante. Ora non c'è più il vecchio Ganzerli, quello che passava fra i tavoli prendendo le ordinazioni, a lui e solo a lui si doveva dare ascolto, gli altri erano parte della gioiosa coreografia che riusciva a creare all'interno del locale. Insomma un tipo alla Ermes della Bassa. Ora c'è il gentile ed elegante cameriere, ma purtroppo l'atmosfera è cambiata, come sono cambiati i tempi. Tutto va di corsa, tutto va di fretta, non ci guardiamo più negli occhi, non c'è tempo, si deve andare. Non c'è tempo neppure per una semplice stretta di mano. Il tempo non guarda e non aspetta nessuno, ma se questo è il risultato, allora, come qualcuno ha scritto e cantato, voglio scendere; voglio aspettare il prossimo autobus, ma temo che non passerà più.
Consigliato.
Consigliato!
[Emma Phil]
16/09/2010
E' proprio vero che si è
sempre di corsa e rimane poco
tempo per l'amicizia.
Saluti !
PS: ci sei andato in bici ?