Dopo un volo dolce-amaro per uno spiacevole imprevisto di cui non posso dire (ma accidenti ai privilegi e all'arroganza tutti italici o meglio romani di taluni), atterriamo all'aeroporto di Bologna, dove sono venuti a prenderci il gentilissimo cugino di Mauro e sua moglie.
Io e Mauro siamo distrutti e vorremmo andare a casa a disfare le valigie e riposarci un po', ma i cugini ci chiedono di far loro compagnia a cena, visto che il figlio ventenne li ha praticamente sbattuti fuori casa per ospitare i suoi amici. Come dir di no visto il favore che ci hanno fatto?
Ergo, acconsentiamo, loro propongono un ristorante-pizzeria non molto distante da casa loro dove vanno spesso. Li seguiamo e appena arrivata scopro che in questo locale c'ero stata anni fa insieme a Mauro: eravamo ancora fidanzati ed eravamo stati bene, non c'eravamo più tornati solo per la lontananza.
Scopro anche che non è per nulla cambiato, del resto perché cambiare ciò che è bello e funziona? Si presenta come un' antica casa di campagna ristrutturata, molto grande e bella. Immenso parco intorno con relativo ampio parcheggio, portico altrettanto grande dove si può mangiare nelle calde sere d'estate (ma non è il nostro caso, purtroppo, appena arrivati abbiamo scoperto che qui fa freddino, la temperatura sicula è solo un ricordo ormai!) e interni veramente belli. Vi sono due piani, c'è dunque tanto spazio e si può non prenotare vista la capienza. Predomina il giallo alle pareti, l'arredamento è rustico ma al tempo stesso fine ed elegante: soffitto in legno con travi a vista, pavimento credo in cotto, tendaggi ricamati alle finestre, tovaglie in raso, decori in ferro battuto e così via…. Nonostante la grandezza, adatta alle compagnie numerose, l'atmosfera piacevole e raffinata rende il posto adatto anche alle coppie in vena di romanticismo.
Ci accomodiamo al piano superiore, nonostante la “folla” non c'è rimbombo né rumore. Il menù presente sul tavolo indica che qui fanno varie pizze e diversi piatti di cucina locale rivisitata con qualche tocco in più.
Mauro sceglie un piatto di pasta: pappardelle con asparagi e besciamella, buone; pasta non fatta in casa ma cotta bene, condimento delicato.
Io e i cugini optiamo per la pizza: una semplice margherita per me e due Napoli (con acciughe che, a sentir loro, sono buone ma salatissime) tirate per loro.
La pizza non è alla napoletana ma nemmeno troppo sottile per fortuna, la pasta è ben cotta, poco bruciacchiata e gli ingredienti sono buoni.
Da bere, due bottiglie di acqua e un quartino di vino bianco sfuso, bello fresco e leggero, gradevole, va giù bene
Un solo caffè e un conto di 38,80 euro.
Il servizio è rapido e cortese, però purtroppo hanno portato prima il piatto di Mauro che quindi ha mangiato da solo se no si raffreddava e molto dopo è arrivata la pizza. Capisco i tanti clienti, ma potevano aspettare a cuocere la pasta in modo da farci mangiare tutti insieme. Questa è l'unica pecca riscontrata. Per il resto, pizza più che discreta, ambiente molto bello, prezzo nella norma. Consigliato.
Consigliato!
[carolingio]
23/09/2010