Avrei dovuto seguire il mio disappunto quando ho telefonato per prenotare.
Telefonata che è stata più o meno così:
dall'altra parte del telefono sento una televisione accesa in sottofondo, poi una voce fredda di signora mi dice “pronto?”
Penso di aver sbagliato telefonando a casa di qualcuno, vista la mancata presentazione, però ci provo lo stesso “buonasera volevo prenotare per domani sera per due, c'è posto?”
“sì” (anche se era più un "sè")
“verso le 8 e mezza”
“sì”
“grazie buonasera”
“sera”
Quando ho messo giù ho subito pensato che avrei disdetto perché non è che mi avesse proprio trasmesso una gran simpatia e voglia di conoscere lei e la sua cucina, anzi.
Ma vabè, è un po' che mi parlano bene di questo posto, dei tortellini che fanno, del bollito e la voglia di provarlo ha la meglio.
Il locale di bello ha la luce, viene sia da dei faretti sul soffitto che da lampade alle pareti e insieme alle tovaglie bianchissime fa risaltare i colori del cibo e del vino.
Per il resto niente mi ha particolarmente colpita, non è grandissimo, suddiviso in 3 sale, tavoli non troppo vicini, piatti alle pareti, travi a vista, ordinato, elegante.
Sul servizio avrei parecchio da dire, intanto posso presentarlo come “freddo, distaccato, non coinvolgente”, a parte un cameriere che ci ha accolto all'inizio che ci ha sorriso e che resterà il solo ad essere stato gentile.
La cucina che si trova qui è tradizionale, i prezzi non popolari, ci aspettiamo un'elevata qualità del cibo.
Ordiniamo:
1 acqua gasata 3 €
1 Lambrusco Sorbara Cavicchioli & figli- Vigna del Cristo 14 €
1 tortellini in brodo 15 €
1 strichetti al ragù di salsiccia 12 €
1 bollito misto con salsa verde, salsa di peperoni, mostarda di Mantova € s.q.
1 filetto di manzo alla griglia 24 €
1 purè 5 €
1 patate al forno 5 €
Ci prende la comanda un cameriere al qualche chiedo qualche delucidazione e che mi risponde in modo asettico. Al di là della seriosità , del carattere che uno può avere, preferisco quegli osti che trasudano piacere per quel che fanno e vendono, che ti consigliano, ma in lui non ce n'è nemmeno l'ombra.
E va bene, può succedere, andiamo avanti.
Quando torna col vino, che ho ordinato IO, non chiede chi assaggia ma versa direttamente nel bicchiere di Mauro, al che intervengo e dico “assaggio io”. Questioni di lana caprina, ma si somma alle note non piacevoli.
Vinello buono, pane caldo fatto da loro buono.
Arrivano i tortellini e gli strichetti, cancello lo scoramento, non mi importa niente di quel che è stato, sento che tutto si sistemerà col brodino e il ragù.
Invece non ci siamo.
I miei strichetti non sono scotti ma sono comunque un filo troppo avanti di cottura, buono il ragù di salsiccia ma niente di esaltante.
I tortellini mi deludono, poco ripieno e spento, brodo non tanto saporito, ma la cosa che non ho per niente apprezzato è la pasta che sa troppo di uovo.
Sparecchiano, nessuno ci chiede se va tutto bene.
Intanto io ho grandi speranze per il carrello dei bolliti, dai che stavolta ci risolleviamo.
Nel frattempo un giovane cameriere viene anche lievemente richiamato dal cameriere che ci ha servito, lì in mezzo alla gente, poteva evitare.
Ecco che le due cameriere-signore vengono verso di me con il cartellone dei bolliti.
Prima mi viene servito un vassoio con 4 ciotole: le due salse, la mostarda, e sale grosso.
Di bollito io scelgo: cappello del prete, manzo, lingua, piedino di vitello (ho omesso solo la gallina). Purè di contorno.
Mauro alle prese con il filetto alla griglia vedo che non è convinto, è buono ma ce ne sono stati di molto più buoni. Io lo assaggio e concordo, è un discreto filetto, si difende soprattutto per la consistenza della carne ma il sapore non è da capolavoro, pochi succhi e poco intensi.
Del mio bollito vincono le salse, veramente ottime, ma la carne non mi soddisfa come speravo, è buona sì, ma niente di più. E mi è mancato lo zampone.
Stesso discorso per le patate e il purè: buoni e stop.
Mauro prende un caffè e non gli piace, paghiamo 110 €, previsti, ne eravamo ben consapevoli ma ce li eravamo immaginati spesi molto meglio.
Adesso ho un po' di considerazioni da fare.
Come fin qui si è potuto evincere il servizio è stato scarso, mi aspettavo l'esatto contrario.
Ho capito che questo posto ospiti spesso cene di lavoro, e ci può stare che magari il personale non voglia essere troppo invadente o caloroso e informale, però sarebbe giusto fare dei distinguo, e senza doversi trasformare in pagliacci o cabarettisti, basterebbe alle coppie o famiglie riservare un trattamento più cordiale. Non esiste che non si chieda mai se tutto va bene, che non ci si preoccupi mai di sapere dal cliente come si trova. Per tutta la serata non c'è stato uno dei 6 camerieri in sala che fosse riconoscibile come proprietario-oste, come di solito in tutti i posti si ha modo di capire perchè c'è sempre una persona che ha delle particolari accortezze per i clienti, che si cura che tutti stiano bene, che interagisce perchè gli importa della persone presenti nel suo locale.
Mi dà anche un po' fastidio pensare che in questo posto capitino diversi turisti convinti che questa sia la tipica trattoria modenese, e che possano quindi dedurre che anche il carattere del personale sia quello tipico modenese. Visto che invece non c'entra niente mi fa dispiacere che uno possa farsi un'idea così sbagliata, non dico che debbano tutti essere delle rezdore dalla testa ai piedi e parlare in dialetto trasmettendo una gran passione, ma un po' più di genuinità ci vorrebbe, ma alla grande, un po' più di simpatia visto che ritengo l'Emilia un posto di gente affabile e di compagnia, che ci tiene a far stare bene le persone, a trasmettere certi valori, soprattutto a tavola.
Per la questione cibo le mie aspettative sono state completamente deluse. Non ho mangiato male, 3 cappelli mi sembrano il voto giusto, ma ho decisamente mangiato meglio in altri posti spendendo molto meno.
Ora io mi chiedo perchè allora ho pagato questa cifra?
Siccome non è giustificata né per la tipologia di materie prime utilizzate (no pesce, no tartufi ecc), né per la qualità /eccezionalità (appunto inferiore ad altre cucine testate), né per la preparazione, né per la particolarità di quel che si è mangiato, né per uno studio/ricerca che ci può essere dietro, né per il servizio, cos'è che ho pagato così tanto?
Purtroppo mi viene da pensare che io abbia pagato il nome, la fama, lo status symbol.
Per ora non mi è venuto in mente altro.
Spero che qualcuno possa smentirmi, che mi sia capitata una serata storta, perchè la mia esperienza non mi fa venire voglia di tornarci, e non mi si scolla di dosso l'idea che a parte il ricavo economico che traggono dai loro clienti, non abbiano poi a cuore molto altro, o almeno, di passione e tutte le cose belle che il cibo dovrebbe portare con sè io non ne ho sentite.
Buono
[tigellinaboilerdilardo]
24/09/2010
Integro anche specificando il prezzo del bollito misto: 24 €.