Questa è la mia prima recensione del 2011 quindi con l'occasione faccio di nuovo i miei migliori auguri a tutta GM: BUON ANNO!!!!
Il 31 dicembre è finalmente arrivato: dopo tanta attesa, preparativi e aspettative è arrivata l'ora della cena, anzi del cenone, quest'anno il luogo prescelto è l'Oca bigia che per me è una garanzia!
Io e Mauro arriviamo, leggermente in ritardo. E' una serata limpida ma freddissima, dentro però la temperatura è giusta, caldina ma non troppo e starò bene anche “seminuda” come mi ha fatto notare qualcuno.
Non torno a descrivere l'ambiente, stavolta reso ancora più bello e festaiolo dagli addobbi natalizi, dosati sapientemente: lucine all'ingresso che fan tanto Natale, belle ghirlande alle pareti, ricco agrifoglio (finto ma da lontano sembra vero e fa la sua bella figura) e qualcos'altro. Veniamo fatti accomodare nella saletta al piano superiore, dove ci sono alcune coppie e qualche piccola tavolata, mentre giù le accorte proprietarie hanno “sistemato” le tavolate numerose con pargoli.
La nostra tavolata è di dieci persone, oltre a me e Mauro di GM ci sono gli spumeggianti zio e zia. Sul tavolo, ben apparecchiato, sono state sparse tante stelline dorate, un tocco natalizio davvero grazioso! E per ogni commensale c'è il pane della fortuna, una sorta di tarallo con cartoncino augurale. Cominciamo bene.
La sala si riempie in fretta ma i tavoli sono distanziati e non ci sarà confusione, anzi potremo parlare tranquillamente tutta sera.
I miei commensali hanno già ordinato da bere, vino bianco, un gradevole Pignoletto, e rosso, che non ho visto né assaggiato quindi non so dirvi altro. Naturalmente, c'è anche l'acqua.
La simpatica cameriera porta subito i vassoi con l'antipasto: le classiche e saporite polpettine, tartine varie, dei buoni tortelli ripieni di spinaci e come novità tante stelline a base di parmigiano. Tutto buono e tanto, peccato però mancassero i salumi e i pezzi di gnocco fritto che qui fanno tanto bene!
Il servizio è informale ma al tempo stesso molto gentile, i tempi di attesa sono giusti e così sarà per tutta sera.
Proseguiamo dunque con i primi, saranno in tutto tre.
- Risotto con gamberetti e pompelmo rosa: riso cucinato benissimo, con ingredienti ben amalgamati fra loro, delicato il sapore ma con un retrogusto troppo amaro per me. Naturalmente va a gusti, a Mauro ad esempio è piaciuto tanto, io l'ho gradito ma non troppo.
- Lasagnette con zucca, una variante simpatica e colorata delle tradizionali lasagne al ragù. Ottima la pasta come pure la besciamella, bella cremosa ma non liquida; gustoso il ripieno di zucca, non eccessivamente dolce. Non amo particolarmente la zucca, ma queste lasagnette mi sono piaciute tanto che ho fatto il bis!
- Tortelloni con ripieno di ricotta, credo, e sughetto a base di funghi porcini e tartufo: non so se c'era dell'altro, ma si sentiva tanto il sapore dei funghi e del tartufo. Un buon piatto, apprezzato da tutti.
Dopo i primi saremmo già sazi, ma arrivano i secondi preceduti da quello che potrebbe essere definito un contorno ricco o un ulteriore secondo: colonnine di parmigiana, veramente deliziose, con patate duchessa, in pratica dell'ottimo purè di vere patate, sodo e a forma di ciuffi.
Continuiamo con due secondi:
- tagliata al pepe, carne ottima e tenerissima, cotta per me al punto giusto (né troppo né troppo poco) e insaporita da olio e granelli di pepe vario, con risultato superlativo.
- Anatra all'arancia. A me è piaciuta poco, ma solo perché non mi piacciono l'anatra, che ha un sapore davvero particolare, né la salsa agrodolce. A parte il mio gusto personale, riconosco che la carne era tenerissima, cucinata molto bene. Avrei però preferito un piatto della tradizione, tipo cotechino con lenticchie, più che altro per le lenticchie benaugurali. La cuoca ha invece voluto abbandonare la via della tradizione, semplice e forse banale, per presentarci piatti diversi, un poco più creativi, e che quindi non mi hanno soddisfatto del tutto. Non fraintendetemi, rimane una cucina eccellente, solo che preferisco altri piatti.
La mezzanotte si avvicina e arriva il dolce, una sorta di panna cotta fatta però con yogurt, a forma di cupoletta, decorata con strisce di nutella e arricchita da tanti buoni frutti di bosco con la loro salsina rossa e zuccherosa. Molto buono.
Tra cibo, vino, risate e chiacchiere a volontà, mancano pochi minuti all'ora fatidica. La cameriera ci porta lo spumante con cui brindare, un Brut troppo secco per i miei gusti; insieme alle bottiglie, una graditissima sorpresa, tante golosità che io e Brunella ci divideremo senza ritegno: baci fatti da loro, nocciole e altra frutta secca ricoperti di cioccolato. Sembravan ciliegie, una tira l'altra
E' mezzanotte, si stappano le bottiglie, si levano i calici e brindiamo all'anno nuovo!
Resteremo altre due orette dopo il brindisi, in tranquillità e allegria.
Arrivano i caffè, gli ammazzacaffè (i loro liquori, portati in bellissime bottiglie e lasciati al tavolo) e la ormai mitica teierina rossa, con dentro un vino leggermente aromatico e caldo, profumato, buonissimo e, si spera, digestivo!
Alla fine, paghiamo un conto di 48 euro a testa. A dire il vero, doveva essere 45 euro, ma qualcuno ha scelto un vino diverso da quelli proposti, un rosso forse più costoso, non so, e quindi la cifra è leggermente salita. Ci può stare, specie a capodanno, quando si spende rigorosamente di più ovunque e a volte, purtroppo, non si mangia molto bene. Noi invece abbiamo mangiato tanto e bene, bevuto il giusto, e soprattutto ci siamo divertiti, insomma siamo rimasti soddisfatti ed è la cosa migliore per iniziare bene il nuovo anno.
Usciamo e ci intratteniamo per le ultime chiacchiere, mentre qualche bambino fa scoppiare i petardi e in lontananza si sentono i botti, finché il freddo pungente non ci costringe a scappare a casa. Di nuovo buon anno a tutti, che il vecchio si porti via le amerezze e le difficoltà affrontate e che il nuovo porti con sè la speranza e la serenità che tutti vorremmo!
Consigliatissimo!!
[carolingio]
01/01/2011
Noi all'ultimo stiamo sempre a casina nostra